Piccola Introduzione

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  1. michele_76
     
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    Le piante verdi, in quanto provviste di clorofilla, sono capaci di costruirsi la sostanza organica ( zucchero amido e cellulosa ) , partendo dall’acqua che assorbono dalle radici. L’energia necessaria per compiere questa reazione è fornita dal sole.
    I funghi come i tartufi non hanno clorofilla, e quindi, come gli animali, sono detti "eterotrofi" perchè sono costretti a nutrirsi a spese di altri organismi viventi o morti, oppure dei loro prodotti di decomposizione, o ad instaurare con altri organismi viventi complessi rapporti, che consistono principalmente in uno scambio reciproco di sostanze nutritive.
    I funghi come i tartufi, sono costituiti da cellule che si presentano sotto forma di filamenti unicellulari, oppure di filamenti settati e quindi pluricellulari. Questi filamenti, detti “ ife”, visti al microscopio sono trasparenti e di colore biancastro e l’insieme di queste ife costituisce il micelio fingino o "tallo", che è il fungo propriamente detto. Tali filamenti possono presentarsi semplicemente intrecciati oppure strettamente legati gli uni agli altri a formare strutture visibili anche ad occhio nudo, come gli "sclerozi", i cordoni miceliari o rizomorfe e i corpi fruttiferi o "carpofori".
    Il fungo può formare il proprio carpoforo:
    - entro il terreno fino ad una profondità di cm 20-50 ( funghi ipogei );
    - in superficie ( funghi epigei );
    I funghi per facilitare al massimo la diffusione delle spore nell'ambiente circostante, con l'ausilio del vento, degli insetti e di altri animali, presentano consistenza, forme, colori, profumi e sapori molto vari. Durante la diffusione delle spore si manifesta una polverina caratteristica detta "polvere sporale".

    I tartufi

    Per tartufi si intendono i corpi fruttiferi dei funghi ipogei Ascomiceti che appartengono all’ordine delle Peziciacee, alla classe delle Tuberacee, e al genere Tuber, caratterizzati dalla forma più o meno globosa, tuberiforme.
    L'apparato vegetativo (micelio) è costituito da cellule filamentose (ife) mentre quello riproduttivo, da una struttura (carpoforo) all'interno della quale si formano gli organi di disseminazione (spore).
    Le dimensioni dei tartufi, che hanno forma globosa, variano dalla grossezza di una nocciola a quella di una grossa patata superando talvolta ma raramente il chilogrammo. Lo strato periferico del corpo fruttifero è costituito da una sottile scorza (peridio), che può essere più o meno rugosa, oppure liscia.
    La massa interna, meno compatta del peridio, è detta gleba.
    Essa ha una colorazione che varia da specie a specie e dal suo grado di maturazione.
    La gleba è solcata da fasci di filamenti miceliari (vene) dall'andamento sinuoso.
    Qui avviene la fecondazione: cellule femminili (oogoni) e cellule maschili (anteridi) danno origine a cellule sacciformi (aschi), contenenti una-sei spore (ascospore).
    Le ascospore hanno dimensioni misurabili in millesimi di millimetro.
    Sono di forma varia, con membrana esterna di colore ialino oppure bruno più o meno scuro. Talvolta sono rivestite da aculei oppure da alveoli più o meno regolari.
    I caratteri morfologici del peridio, della gleba, delle spore e in particolare il numero di queste ultime, contenute negli aschi, sono elementi indispensabili per il riconoscimento delle varie specie.
    I tartufi sono funghi simbionti in quanto instaurano con altri organismi vegetali, un particolare rapporto nutrizionale (simbiosi).
    Perchè‚ ciò avvenga, il micelio del tartufo penetra nella pianta a livello radicale, fra le cellule corticali delle piccole radici laterali, per formare una unità biologica denominata "micorriza". In tal modo il tartufo è in grado di ricevere dalla pianta il nutrimento e, di fornirle da parte suasali minerali ed altre sostanze presenti nel terreno, facilitandone l'assorbimento.
    Numerose sono le specie vegetali superiori simbionti.
    I tartufi formano queste ectomicorrize con querce, pioppi salici, tigli, pini, carpini, noccioli e anche con alcune piante arbusti (cistacee).
    Esistono diverse specie di tartufi che differiscono fra loro: per la forma dei carpofori, per colore ed ornamentazione della scorza esterna (peridio), per colore della polpa interna (gleba), per caratteristiche peculiari delle spore e dei sacchi che le contengono (aschi).
    La maturazione dei tartufi si sussegue nelle varie stagioni in quanto ciascuna specie vegeta, si sviluppa e fruttifica in un determinato luogo, in funzione delle caratteristiche genetiche della specie e dell’interazione di altri fattori ecologici quali il terreno ed il clima e le piante simbionti la cui presenza è a sua volta condizionata dalle caratteristiche chimico-fisiche del suolo e dalle condizioni climatiche.
     
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  2. michele_76
     
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    I Funghi

    I funghi vengono di norma suddivisi in quattro classi degli Archimiceti, dei Ficomiceti, degli Ascomiceti, dei Basidiomiceti e nel gruppo dei Deuteromiceti
    Quelli che interessano l'alimentazione umana, perchè‚ commestibili o perchè‚ contengono sostanze tossiche spesso addirittura mortali, appartengono alle classi dei "Basidiomiceti" e degli "Ascomiceti".
    Nei Basidiomiceti le spore, generalmente in numero di quattro, sono racchiuse in organi detti "basidi". Questi sono situati nella parte fertile del corpo fruttifero detto "imenio", e più precisamente:
    - su entrambe le facce delle lamelle (amanita, prataiolo, russule ecc.);
    - intorno alle parti interne dei tubuli (porcini);
    - sulla superficie degli aculei (steccherino dorato o "carpinello");
    - in cavità interne del corpo fruttifero che, a maturità si rompono (vesce);
    - nella superficie esterna del corpo fruttifero (clavarie o "manine", cantarelli o "galletti").

    I funghi sono composti dal Cappello, che è la parte superiore dei funghi coperto da una sottile pellicola che non sempre è separabile da esso, chiamata Cuticola, la parte inferiore del cappello è composta da Lamelle ,che costiruiscono l'imenio dei funghi appartenenti alla famiglia delle Agaricacee.
    I funghi sono anche composti di Verruche o residui del velo generale, che sono quelle macchiette di colore differente sul cappello dei funghi. Il Velo Generale è una protezione di cui sono provvisti molti funghi nel loro stadio giovanile.
    L'Anello è un residuo di un ulteriore protezione dei funghi, chiamato velo parziale, il quale protegge l'imenio, sempre durante lo stadio giovanile dei funghi.
    Poi c'è il Gambo , detto anche stipite e la Volva , che è un ulteriore residuo del velo generale dei funghi.

     
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  3. giacomopuccini
     
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    ottime spiegazioni bravo , 2 anni fa ci si mise a fare i funghi in garfagnana dove avevano detto a mio cognato che ce ne erano io non li conoscevo lui diceva di si e se ne fece tanti poi si ando a mangiare a un ristorante e si chise a chi se ne intendeva e dissero che non erano il massimo io sempre con il dubbio li portai il giorno dopo al usl e indovina erano tossici
     
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  4. michele_76
     
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    bisogna sempre stare attenti.....
    io è da quando ho 6 anni che il mi babbo mi portava a funghi, lui è prorpio nato in montagna e li conosce bene, si prende solo quelli più buoni che siamo abituati a prendere per mangiare, una volta e non so come sia potuto succedere dentro il paniere ci finì una Clitocybe cerussata(velenosa) scambiata per Clitopilus prunulus (o spia del porcino che è ottimo)....
    tra l'altro quella sera avevo organizzato una bella cena a base di funghi con una ragazza con cui stavo all'epoca essen :unsure: ..... la cena fu ottima...ma..intorno a mezzanotte mi sembrava di non aver digerito niente.....e da li fino a mattina si passò una bella nottata romantica in bagno :sick: ad abbracciare e dare affetto a tutti i componenti del bagno dal water al lavandino..... mf_Flush che figura :wacko:
     
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  5. giacomopuccini
     
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    ando' bene ma tanto preferisco andarli a comprare almeno sono sicuri , è vero pero che tutti i funghi sono velenosi chi in minima parte che pero' si possono mangiare o è una diceria ?
     
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  6. michele_76
     
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    Io non sono un micologo però posso dirti che velenoso è una cosa e tossico è un'altra e forse intendevi dire tossicità, cmq i funghi cosiddetti commestibili vengono divisi in quelli che “non contengono tossine” (ma in realtà non esistono funghi privi completamente di sostanze potenzialmente tossiche, cioè sono funghi che ne contengono in quantità infinitesimali) e quelli “che contengono invece tossine termolabili” cioè quelle tossine che vengono distrutte con il calore solo dopo prolungata cottura per un tempo che non dovrebbe essere inferiore ai 35-45 minuti.
    Vanno considerati anche fattori ambientali visto che contengono per più del 90 % acqua e di solito non è acqua sterile, da quanto tempo è stato raccolto e come è stato conservato (da evitare infatti i venditori per le strade) e da quanto è vecchio il fungo.......... e poi secondo me dipende da che tipo di forchetta sei essen
     
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  7. giacomopuccini
     
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    per la forchetta sono alla bona , buono a sapersi di quelli della strada gia non mi davano sicurezza ora poi ... , si intendevo tossicita' mi sono confuso a scrivere :)
     
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  8. Mara65
     
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    Bravo michele :D :D ottime spiegazioni sono una "fungaiola" da tempo ormai innominabile e ti assicuro che hai ragione sul fatto di cogliere esclusivamente quelli che si conoscono e nel dubbio buttarli anche se si trattasse di "boletus edulis" o porcino :D :D :D
    Così facendo non ho mai avuto un minimo di mal di pancia, se ho finito i miei, li compro nei negozi anche se ovviamente i miei mi piacciono di più :lol:
     
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  9. michele_76
     
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    grazie mara... domenica scorsa sono stato a vedere del Prugnolo (Calocybe gambosa) e ce ne sono tantissimi piccoli.....un fossaletto pieno....non avevo la macchinetta dietro :angry: ..ora in settimana prox spero di riuscire ad andarci e fotografarli....
    visto che sei una fungaiola appena sarà il periodo mi aiuterai a riempire di foto le varietà dei funghi??worthy?? é???che ne dici????thumb_yello
     
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  10. Mara65
     
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    Volentieri ! Speriamo di aver tempo di andare a raccoglierli e che sia un anno buono :D :D
    Ho visto foto del prugnolo ma io quello non lo conosco e di conseguenza non lo raccolgo.
    Come sai quando sono a casa non ce la faccio troppi impegni vari... e francamente non conosco i posti....ma quando posso andare in montagna in Svizzera mi sfogo :lol: :D :D solo che i funghi vengono quando vogliono loro...non quando sono io in vacanza .... :lol: :lol: :lol:

    Vabbé comunque sia ecco un'assaggio foto del 2010 in loco prima di raccoglierli....









     
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  11. michele_76
     
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    grande mara......
    è si l'unico problema è che lo decidono loro :lol: :lol: belli davvero belli....
    ne ho anch'io di anni indietro però so col cell ora qualcuna provo a caricarla





    com'è dalle tue parti mara per andare a funghi ?? ci vuole un tesserino o un permesso con bollettino???
     
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  12. Mara65
     
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    Saran anche fatte col cellulare ma rendono benissimo l'idea :D

    BELLISSIMIIIIIIIIII :D :D ;)

    Allora dalle mie parti, in Ticino, c'è solo un limite giornaliero di 2 kg, in alcune zone fuori dal Ticino però tipo Grigioni e altre.... oltre al tesserino hanno anche il giorno in cui puoi andare.....penso però che vogliano introdurre il tesserino anche dove vado io, vedremo...

     
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11 replies since 19/1/2012, 14:21   524 views
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