RAZZE CAVALLI

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  1. Ren66
     
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    In questa sezione, inserirò pian piano tutte le razze di cavalli di qualsiasi tipologia e attitudine.
    Se avete delle richieste di informazioni o descrizione di una razza particolare, fate pure e sarete accontentati.
     
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  2. Ren66
     
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    MUSTANG :

    I Mustang sono una popolazione equina inselvatichita dell’America nord-occidentale, il famoso Far West. I primi mustang discendono dai cavalli spagnoli portati in Messico nel 1500, come tanti cavalli americani. Alcuni dei cavalli sfuggirono o furono catturati dai nativi, e si diffusero rapidamente in tutta l’area dell’America nord-occidentale. A partire dalla metà del 1800 il patrimonio genetico dei mustang fu arricchito dal contributo dei cavalli dei pionieri. Molti fattori liberavano i propri cavalli d’inverno, perché pascolassero autonomamente, e li in primavera quando ne avevano nuovamente bisogno. Alcuni proprietari miglioravano i branchi locali sopprimendo gli stalloni dominanti e sostituendoli con soggetti di importazione. Questi miglioramenti erano particolarmente efficaci nelle aree aride, in cui i branchi erano isolati e consanguinei nei periodi di siccità. Nel 1900 si stima che il numero di cavalli inselvatichiti in Nord America fosse di circa un milione. I mustang costituivano una risorsa, perché potevano essere catturati e usati, venduti macellati o usati dai militari. Venivano anche visti come un fastidio, per il fatto che competevano con il bestiame per i pascoli. Dal 1900 la popolazione dei cavalli selvaggi si è ridotta drasticamente. Oggi, le stime sul numero di mustang liberi sono comprese fra i 40.000 e i 100.000, e la metà è concentrata nel Nevada dove sporadicamente ne vengono catturati un certo numero deciso dalle Autorità locali e utilizzato nei Ranch privati.
    In merito alle caratteristiche il Mustang è un cavallo mediamente contenuto con altezza al garrese di cm 145/155 e peso che varia tra i 400 e i 450 Kg.


    Edited by Ren66 - 20/2/2011, 11:20
     
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  3. Ren66
     
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    PAINT HORSE

    Versatile, abile e con un grande cuore. Non c'è nulla che il cavallo pezzato del West non possa fare.Il Paint Horse è l'affascinante cavalcatura dell'epopea del West. Intrecciando l'evoluzione della propria razza con la storia di una nazione, il Paint Horse è protagonista di miti senza tempo, di racconti divenuti al giorno d'oggi libri e film.La parola Paint il inglese significa "Dipinto", nome dovuto proprio alla particolare colorazione del loro mantello. IL Paint Horse, cavallo sportivo dall'eclettica versalità, è un ottimo compagno di lavoro nei ranch americani. Forte, robusto e veloce, è abile con il bestiame, resistente e di cuore. La cosa che colpisce di più di questo animale, è l’indole in quanto, generalmente, è un cavallo facile da addestrare, docile, intelligente a tal punto da adattarsi a qualsiasi situazioni gli si presenti. Un Paint Horse può correre in pista su un quarto di miglio anche più veloce di un puro sangue e la sua scattante velocità si nota nei percorsi di barrel (gara usata nei rodei dove cavallo e cavaliere devono effettuare il più velocemente possibile un percorso girando attorno a dei barili posizionati in vari modi). Questa razza che oggi noi attribuiamo all'America, in realtà ha origine Europee, i di fatti i cavalli pezzati americani provengono da incroci con cavalli spagnoli e i mitici Mustang Americani dei quali parleremo nel loro capitolo. Si può dire che questo incrocio é avvenuto in natura, poi divenuto frutto di una accurata selezione di giumente e stalloni da parte degli indiani d'America che furono i migliori allevatori di pezzati, specialmente la tribù dei comanches. Erano i compagni ideali nelle battaglie e nelle battute di caccia,in quanto veloci,robusti e dotati di un grande scatto e spirito di sopravvivenza; non solo gli indiani, ma anche gli stessi cow boy apprezzarono molto il Paint. Resistenti e tenaci ,questi cavalli erano infatti perfetti per il lavoro con le mandrie nei ranch. Esistono diverse associazioni per la tutela e la valorizzazioni della razza dove si possono registrare i puledri appena nati. I Paint sono adatti a tutte le discipline sportive ,ma anche per il loro carattere docile e tranquillo sono ideali per gli adulti principianti e per i bambini che si avvicinano per la prima volta al mondo dell'equitazione.
    Caratteristiche morfologiche
    Mantello: La razza paint prevede tre tipologie base di pezzatura che danno poi il nome al tipo di paint e sono: Tobaino - Overo - Tovero.
    Nel Tobiano il colore scuro copre normalmente uno od entrambi i fianchi. Nella maggior parte dei casi, tutte e quattro le gambe sono bianche, se non del tutto, dal ginocchio e dal garretto in giù. Normalmente la pezzatura è ben distinta, disegnata come degli ovali o dei cerchi che partono dal collo scendendo sul petto e creando una sorta di scudo. La testa normalmente è macchiata come nei cavalli non pezzati e cioè possono avere fiori,stelle liste ecc..
    Nel tobiano il colore e il bianco si equivalgono come distribuzione nel corpo del cavallo.
    Nella maggior parte dei casi la coda è di due colori.
    Nell'overo normalmente non c'è bianco tra il garrese e la coda e tutte e quattro le gambe sono colorate e non bianche. Possono avere eventualmente calzini o balze ma non su tutte e quattro.
    Il bianco non è mai regolare e normalmente sembra disegnato a mano.
    Le macchie sulla testa sono distintive.
    Normalemente il bianco o il colore sono predominanti gli uni rispetto agli altri!
    E la coda nella maggior parte dei casi è di un colore solo.
    Nel Tovero, il colore scuro, copre normalmente le orecchie e si prolunga coprendo la fronte e talvolta arrivando fino agli occhi che possono essere uno o entrambi di colore blu.
    Il colore è disposto anche sui lati della bocca, prendendo i fianchi della faccia e talvolta si dispone a macchie. Può avere macchie sul petto che eventualmente si estendono anche sul collo. Sui fianchi del cavallo ci possono essere delle pezzature di varie dimensioni che possono allungarsi in piccole macchie che finiscono sulle grasselle.
    Ci possono essere macchie anche all'attaccatura della coda.



    Edited by Ren66 - 20/2/2011, 11:26
     
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  4. Ren66
     
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    QUARTER HORSE

    La storia del Quarter horse risale agli inizi del 17esimo secolo quando, gli invasori spagnoli guidati da Cortez, rubarono agli indiani del sud est, chiamati Chickasaw, dei cavalli razza Chickasaw Horse, cavallo piccolo e muscoloso, e lo incrociarono con i loro spagnoli; l’esemplare nato da questo incrocio, venne a sua volta incrociato con quelli dei coloni inglesi arrivati negli Stati Uniti successivamente, dando come risultato un animale coraggioso, rapido e docile, lavoratore coscienzioso e corridore fenomenale.
    Attorno al 1800 i coloni ebbero bisogno di lui e sellato o attaccato ai carri, partecipò alla conquista dell'allora selvaggio west.
    Oltre alla velocità che dimostravano questi cavalli, erano ottimi nel lavoro con la mandria, qualità probabilmente derivate dal loro antenato che in Europa lavorava già da lungo tempo con il bestiame. Il Q.H. sembrava sviluppare la capacità innata di leggere nel pensiero delle vacche e di capire cosa quest’ultima avrebbe fatto: si parla di cow-sense, il senso del bestiame. Inutile dire che i cow boys cominciarono subito ad allevare il Quarte Horse per sfruttare le sue eccezionali doti nel lavoro dei ranch.
    Nel 1940, quando i giorni del vecchio west erano ormai terminati, un gruppo di cavalieri decise di salvaguardare ufficialmente la razza, creando dunque l’AQHA (American Quarter Horse Association).
    Il primissimo cavallo iscritto nel libro si chiamava Wimpy (1937.1958), uno stallone sauro nato al King Rach di Kingsville (Texas), dove furono allevati molti celebri cavalli, capostipiti di diverse importantissime linee di sangue.
    Caratteristiche morfologiche
    Altezza: 150-160 cm (ma i quarter da corsa possono avere una corporatura più alta)
    Mantello: sauro (sorrel), sauro bruciato (chestnut), isabella (buchskin), palomino, roano blu o azzurro (blue roan), roano vinoso (red roan), grigio, grullo, sorcino, baio, morello, dun (conuna riga mulina), red dun (riga mulina su cavallo sauro). Non sono accettati i mantelli crema, quelli pezzati e i pomellati.
    Altre particolarità del mantello: le balzane non possono olterpassare il ginocchio e i marchi sulla testa non possono essere tropo grandi.
    Corpo: compatto e molto muscoloso
    Testa: piccola con fronte larga e dal profilo rettinileo. Ganasce sviluppate e orecchie dritte, fini e mobili. Occhi dallo sguardo dolce ed espressivo
    Incollatura: fine ma muscoloso, di lunghezza media e con una leggera curvatura. Attaccatura alta
    Garrese: mediamente pronunciato e ben definito
    Torace: largo e profondo
    Spalla: larga, muscolosa ed obliqua
    Dorso: corto e muscoloso
    Reni: forti, larghi e potenti
    Groppa: lunga, muscolosa ed arrotondata
    Posteriori: massicci e potenti
    Arti: corti, fini ma solidi.
    Piede: piccolo con zoccolo resistente e di bella conformazione
    Il Q.H. è apprezzato per il suo equilibrio mentale e per la sua enorme disponibilità. Altre sue doti sono la docilità e la spiccata intelligenza. È un cavallo calmo, ma che può essere vivo e rapido secondo le richieste del cavaliere. È presente in tutte le discipline western, in cui dimostra tutta la sua agilità, il suo perfetto equilibrio, la sua volontà nel lavoro.

     
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  5. Ren66
     
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    APPALOOSA


    La storia della razza Appaloosa è tanto unica e affascinante quanto i colori dei mantelli di questi fantastici cavalli.
    Gli Spagnoli introdussero i cavalli in Messico intorno al 1500.E in seguito alle rivolte del popolo i cavalli si sparsero in tutto il Nord America, raggiungendo intorno al 1700 anche il Nord Ovest di questo stato.
    La tribù indiana dei Nez Perce (nasi forati) diventarono eccellenti horsemen e allevatori, creando un grande gruppo di cavalli rinomati per la loro forza, bellezza e intelligenza!
    Il famoso esploratore Meriwether Lewis fu notevolmente impressionato dall’allevamento dei Nez Perce proprio come risulta nei sui diari datati Febbraio 1806. All’apparenza diceva che questa razza aveva tutte le caratteristiche per diventare una razza eccellente! Erano leggeri, eleganti, molto attivi ma soprattutto rustici e longevi. Molti di questi cavalli erano “colorati” con grandi macchie bianche irregolarmente intervallata con il nero o il marrone o altri colori scuri.
    Non si è mai saputo quanti dei cavalli dei Nez Perce avessero queste macchie, ma di sicuro almeno il 10% lo era. Coloro che abitavano la zona cominciarono a chiamare questi cavalli “macchiati” i “Cavalli Palouse” riferendosi appunto al fiume “Palouse” che scorreva attraverso in nord dell’Idaho. Con il passare del tempo il nome si evolse in “Palousey”, “Appalousey” e poi alla fine divenne “Appaloosa”.
    I mantelli di questi cavalli catturarono immediatamente l’occhio del pubblico e nel 1937 un articolo del giornale “Western Horsemen” intitolato “L’Appaloosa, o il Cavallo Palouse” fece conoscere ad ancora chi non li avesse visti questi cavalli e ci cominciò ad essere un estremo interesse per il suo allevamento.
    Con l’intento infatti di promuovere e di preservare l’allevamento dell’Appaloosa, nel 1938 fu fondato “L’Appaloosa Horse Club”.
    Il 25 Marzo del 1975 il Governatore dell’Idaho, Cecil Andrus firmò una legge con la quale si nominava l’Appaloosa come Cavallo di stato. Questo è considerato un vero e proprio onore per un cavallo che è stato parte integrante della storia di questo stato degli Stati Uniti d’America.
    Ai giorni nostri L’Appaloosa è uno dei cavalli Americani più amati e conosciuti in tutto il mondo, eccellendo in molte discipline soprattutto quelle western.
    Caratteristiche Morfologiche
    Questi sono i tredici tipi di mantello approvati dall’Appaloosa Horse Club:
    Baio: il mantello può passare dal marrone chiaro, al marrone rossiccio al castano-rosso. Coda e criniera e la zona bassa delle gambe sono sempre nere a meno che non siano presenti segni bianchi.
    Baio scuro o marrone: il baio scuro ha il mantello marrone con zone più accentuate sulla testa, le spalle, i fianchi, sotto la pancia e nella zona superiore interna delle gambe o delle cosce.Coda e criniera, e parte bassa delle zampe saranno nere a meno che non siano presenti segni bianchi. Il marrone ha il mantello di colore più chiaro soprattutto sul muso o sui fianchi. Coda, criniera e gambe sono marroni.
    Nero: il mantello è nero senza alcuna zona chiara. Il muso, i fianchi e le gambe sono neri (ad eccezione di segni bianchi) così pure per coda e criniera
    Bianco: il mantello è bianco con pelle rosa o chiara. Alcuni Appaloosa potrebbero avere il manto bianco con macchie scure su una parte o su tutto il corpo. La pelle è scura sotto le macchie scure. Questo colore è denominato "LEOPARD". Coda e criniera sono sempre bianche.
    Buckskin: il mantello sarà simile, di colore a quello del cervo. Coda, criniera e la parte inferiore delle zampe sono neri. Un buckskin potrebbe avere una riga di peli scuri lungo la linea dorsale.(dun)
    Chestnut: il mantello è uniforme su tutto il corpo; potrebbe variare dal castano al ramato scuro. Il castano più scuro potrebbe avere piccole zone di nero sul mantello.; coda e criniera sono dello stesso colore del mantello anche se talvolta possono essere più chiari, comunque non devono mai essere neri.
    Dun: il mantello può essere giallino, dorato ma anche un ramato spento. Il cavallo dun avrà sempre una striscia scura sul dorso. In alcuni casi un dun può presentare punti neri; in questo caso, è importante distinguere tra il dun e il buckskin. Il dun è più scuro di quello buckskin, e di conseguenza appare più opaco.
    Grigio: questo colore è dato dalla mescolanza di peli bianchi e neri che crescono sulla pelle nera. Coda e criniera sono sempre grigi o neri (un misto di peli bianchi e neri). La maggior parte del cavalli grigi, quando nasce è molto scura o addirittura nera e mostra pochi peli bianchi sul mantello. Di anno in anno il mantello diventa sempre più chiaro mentre i peli bianchi sostituiscono quelli neri.
    Grullo: il mantello è color fumo, o topo. Coda, criniera e parte bassa delle zampe sono di solito nere. Il grullo può avere striature sul dorso, una striatura trasversale sulla spalla e striature zebrate sulle zampe.
    Palomino: il palomino ha lo stesso colore dell'oro zecchino Il colore del mantello è giallo dorato e la criniera e la coda sono sempre più chiare del corpo, raramente bianche. Le chiazze del mantello che possono presentarsi sulla parte posteriore non sono necessariamente caratteristica della razza Appaloosa.
    Roano rosso: il colore roano è prodotto dalla mescolanza del colore di base con peli bianchi su tutto il manto. Nel roano rosso il mantello è una mescolanza di rosso e bianco. La testa avrà probabilmente un colore più definito così pure per le gambe al di sotto delle ginocchia e dei garretti. La criniera e la coda corrisponderanno al colore di base dell'animale che, in questo caso è castano/rossiccio e può mescolarsi con peli bianchi. In tal modo la criniera e la coda del roano rosso risulteranno rosse.
    Roano baio: il questo colore del mantello è simile al roano rosso, con le sfumature del baio. Coda, criniera e parte inferiore delle gambe è nero.
    Roano blu: questo mantello risulta da una mescolanza uniforme di peli bianchi e neri. Le zone più scure indicano la presenza di un maggior numero di peli neri localizzati sulla testa e sulle gambe inferiori. Coda e criniera possono variare dal nero al grigio scuro.
    Altezza cm. 145/155
    Peso Kg. 450/500

     
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  6. Ren66
     
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    MORGAN :

    Questa razza è la prima documentata in America e deve la propria esistenza ad un cavallo magnifico, lo stallone Justin Morgan. Questo cavallo piccolino fu un cavallo come pochi in tutta la storia equina.
    Justin morgan era un cavallo piccolino alto solo 142 cm per 360 kg di peso, baio scuro.
    Nel 1793 Justin Morgan un professore ricevette un puledro di due anni come pagamento di un debito. Questo cavallo nacque a West Springfield nel Massachussets; fu chiamato Justin morgan dopo che il suo padrone morì. In seguito appartenne a molte altre persone e si dice sia morto nel 1821, all’età di 32 anni.
    Figure venne noleggiato ad un certo Robert Evans che scoprì che l’animale poteva correre più veloce e trainare più peso di qualunque altro cavallo della zona.
    Da allora in poi il cavallo venne sfruttato senza risparmio di energie per tirare l’aratro, per abbattere alberi e per altri tipi di traino. L’ultimo proprietario lo sfruttò senza ritegno e gli negò persino una stalla dove ripararsi negli inverni gelidi del nord – est.
    Durante la sua vita Figure partecipò a numerose gare sia sellato che trainando senza mai essere battuto. Di conseguenza fu molto richiesto come stallone e contrassegnò inevitabilmente la sua progenie con i suoi caratteri e con il suo aspetto particolare.Non si sa per certo da chi discendesse Justin Morgan e in merito ci sono tre teorie: la prima sostiene che fosse la madre fosse figlia di Wildair uno stallone purosangue inglese.
    Altri sostengono che fosse figlio dello stallone True Briton altro purosangue inglese, che però somigliava molto di più ad un arabo o ad un berbero di quanto non lo siano gli attuali purosangue. La terza teoria invece sostiene che sia discendente di un Welsh Cob con un tocco di arabo o purosangue.
    L’influenza che il Morgan ebbe su altre razze americane è riscontrabile soprattutto nel American Saddlebred, nell’American Trotter e nel Tennessee Walking Horse.

    Standard

    Altezza: 142 – 154 cm
    Mantelli: morello, baio scuro, baio sauro
    Modello: esistono due modelli: quello più alto e formato ottimo negli sport equestri e quello più ridotto (e più simile all’originale della razza) adatto specialmente per il tiro leggero e la sella
    Testa: larga e corta con occhio intelligente, profilo rettilineo, orecchie tendenti al piccolo e narici ampie.
    Collo: muscoloso con ricca criniera
    Garrese: poco pronunciato
    Dorso: largo e breve
    Groppa: abbastanza obliqua
    Coda: attaccatura alta e folta
    Spalla: abbastanza lunga e inclinata
    Arti: ben strutturati e muscolosi
    Carattere: docile, indipendente, molto attivo e forte lavoratore.

     
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  7. Ren66
     
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    AMERICANO DA SELLA


    Origine e storia
    Originariamente chiamato Cavallo da sella del Kentucky, questo cavallo fu allevato nel XIX secolo negli Stati meridionali degli Usa. Oltre ad essere un cavallo pratico, possedeva un portamento elegante. L'americano da Sella deve la sua origine a due razze che sono Canadese e Narragansett pacer, oggi estinto. Alla razza fu poi apportato sangue Morgan e Purosangue per dotarlo di eleganza.Il moderno Americano da Sella, sia il soggetto a tre andature:passo, trotto e galoppo, che quello a cinque andature:oltre ai tre passi precedenti anche due andature artificiali: lo slow gait e il rack, è generalmente considerato un cavallo brillante, anche se artificiale e viene esibito nelle fiere.
    E' proprio la regolarità di passo in queste andature che ha reso celebre questa meravigliosa razza di equini. Non a caso la razza fu selezionata per produrre eleganti cavalli da passeggio per le persone facoltose del tempo.
    Viene utilizzato anche negli spettacoli e nel turismo equestre.
    Questo esemplare è dunque un ottimo cavallo da corsa, che aggiunge alla sua velocità anche una bellezza ed una grazia indiscutibile. Il suo carattere di solito docile e mite fa comprendere come sia una delle razze americane più apprezzate.
    Caratteristiche fisiche e generali
    I soggetti a tre andature vengono esibiti con la criniera quasi totalmente tagliata e la coda intrecciata. In quelli a cinque andature, la coda e la criniera vengono lasciate sciolte. E' usanza comune che la coda sia portata molto alta in seguito ad un intervento di resezione sui muscoli o sui nervi relativi.
    Il suo mantello è di un colore omogeneo, più comunemente baio, nero, castano, grigio, ma occasionalmente roano o palomino, di solito con macchie bianche sul muso e in basso sulle zampe.
    La testa è di ottima qualità: gli occhi sono distanti, le orecchie piccole e attente, il muso ben conformato e le narici ampie e aperte. Altezza circa 152 al garrese.


     
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  8. Ren66
     
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    Tennessee Walking Horse o Tennessee Walker


    Origine e storia:
    La razza discende dal trottatore americano (del Tennessee, appunto) pezzato Black Allan nato nel 1886 dallo stallone Allendorf (trottatore) e dalla giumenta Maggie Marshall (di razza Morgan), ritirato dalle corse a causa delle sua andature difettose. Questo stallone trasmetteva il suo passo particolare a tutti i suoi discendenti, che i contadini della regione apprezzavano: la robustezza, le andature vive e comodissime, l’attitudine al tiro leggero lo rendevano l’ideale per i lavori che la terra richiedeva. La richiesta fece sì che si fondò una vera e propria razza basata appunto sullo stallone Black Allan.
    In pochi anni il Tennesse Walking Horse si poteva trovare in tutto il Missouri e il Kentucky.
    Nel 1935 venne fondata la Tennessee Walker Horse breeder's association a Lewisburg e con lei lo stud book della razza. Nel 1947, la razza, sempre più popolare e pregiata, è riconosciuta ufficialmente dal ministero dell’agricoltura americano.
    Il tennessee walker eccelle tutt’ora nell’equitazione di tutti i giorni (sella e tiro leggero) e soprattutto nello spettacolo. Le sue andature particolarmente rilevate lo destinano agli show. È proprio per quest’ultima attività che purtroppo, nei nostri giorni, il Tennessee non è più allevato secondo le sue qualità di comodità e resistenza, ma piuttosto vengono scelti i soggetti che tendono a tenere la coda alta (al vento come usano i cavalli arabi), che hanno un’elevazione notevole delle gambe e che riescono a tenere i nervi saldi anche in presenza di una folla che applaude.
    Resta malgrado tutto un cavallo molto resistente e di buon carattere.

    Caratteristiche morfologiche
    Altezza: Varia da 1.50 a 1.60 al garrese
    Mantello: Di tutti I colori (anche il pezzato), ma si trova più spesso nei colori baio e morello
    Ossatura : Buona e resitstente
    Testa: Grande, con profilo rettilineo. Le sue piccole orecchie sono appuntite e lo sguardo è dolce. Le narici sono sempre ben aperte.
    Incollatura: Ben conformata, muscolosa, lunga, robusta ed incurvata.
    Petto: Largo e profondo
    Garrese: In rilievo
    Spalle: Forti ed oblique
    Dorso: Corto e forte
    Groppa: Potente e ben inclinata
    Coda: Attaccata alta, portata fieramente al vento
    Crini: Abbondanti
    Gambe: Fini ma solide. Gli appiombi sono spesso cattivi
    Andature: Essendo rilevate, abbisognano di un assetto particolare, diverso quindi da quello che si adotta nella monta classica.
    Le tre andature particolari del Tennessee sono:
    · Running walk: il passo veloce a 4 tempi, che può tenere anche per 10 km consecutivi. È un’andatura mezzo rasa e mezzo saltata, molto curiosa poiché gli anteriori si alzano molto e sono tesi. I posteriori si posano invece da 15 a 38 centimetri davanti all’impronta lasciata dagli anteriori.
    · Flat foot walk: Simile al running walk, ma con meno elevazione. Gli zoccoli si posano nella seguente successione: Anteriore sinistro, posteriore destro, anteriore destro, posteriore sinistro.
    · Rocking chair canter: Letteralmente significa : « piccolo galoppo in poltrona ». È un’andatura dolce, ritmata, molto comoda per il cavaliere (al quale sembra di stare, come dice il termine, « in poltrona »).
    Temperamento e discipline
    Il Tennessee Walking Horse è un cavallo molto gentile, intelligente, aglile, vivo ma docile e piacevole. Non manca mai di vivacità e di energia, ma sa restare anche piuttosto tranquillo anche in situazioni difficili. È dunque di facile gestione, anche perché è sobrio, robusto e rustico.

     
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  9. Ren66
     
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    ARABO

    Animale fiero, elegante, vigoroso, questo è il cavallo Arabo; una razza dalla quale discendono quasi tutte le razze di cavalli del mondo. Le origini del cavallo arabo si perdono nella notte dei tempi.
    I beduini fanno risalire la razza araba a circa 3000/3500 anni a.C. dallo stallone Hoshaba e dalla fattrice Baz, portata via da un grande domatore di quei tempi; a testimoniarlo sono anche diversi disegni di cavalli Arabi nelle tombe dei faraoni. Di sicuro la storia di questo eccezionale cavallo è intimamente legata alla cultura araba e con quella dei beduini del deserto in quanto convinti che il cavallo fosse un dono divino e oltre tutto le tribù beduine si adoperarono per mantenere la purezza della razza, giunta in tutto il suo splendore fino ai giorni nostri. Moltissime vittorie ottenute dai cavalli razza Araba, venivano attribuite al "volere di Allah", anche se loro erano perfettamente consapevoli che i loro veloci, agili, resistenti e coraggiosi cavalli svolgevano un ruolo determinante.
    Sta di fatto che il cavallo Arabo è da secoli la prima razza "da allevamento", che con accoppiamenti più o meno voluti e riusciti, e con la sua potenza genetica ha fatto si che il suo sangue si trovi in tutte le razze da sella esistenti. Imbattibile per bellezza e come cavallo militare e da battaglia, il Purosangue Arabo nell'ultimo mezzo secolo ha trovato un ulteriore sviluppo come cavallo da corsa e per vari tipi di gare. Le gare di morfologia, vere e proprie vetrine che in tutto il mondo, ne esaltano la perfezione di questo eccezionale e versatile cavallo.

    · Il Purosangue Arabo è noto per il suo aspetto favoloso con una testa e muso accattivante e il suo carattere orgoglioso. Molto affettuoso (ma non adatto a principianti) con eccezionale resistenza fisica e velocità, specie sulle lunghe distanze.
    · Altezza media al garrese: da 145 a 160 cm, peso tra 380 a 490 kg. Ma ha una caratteristica fisica unica: presenta infatti 17 costole, a differenza delle altre razze equine che hanno 18 costole.
    · Mantelli: grigio, baio, sauro e morello. Molto frequenti le balzane.

     
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8 replies since 17/2/2011, 19:04   5647 views
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